Ecco perché è per me una grande emozione ritrovare lì in mezzo anche quello di luglio 2017, quello con il mio reportage sull’astronauta Paolo Nespoli che a sessant’anni era pronto ad affrontare il suo terzo viaggio nello spazio. Storia nella storia, la rivista uscì solo pochi giorni prima del lancio, quando Nespoli era già a Baikonur, in Kazakistan, nel pieno della quarantena prevista prima di qualunque missione nello spazio. Con la complicità dell’ESA riuscii a recapitargli una copia della rivista che non solo arrivò a destinazione ma da lì intraprese un altro viaggio straordinario: insieme a Nespoli, lasciò prima la Terra a bordo della navicella Soyuz e poi fece il suo ingresso all’interno della Stazione Spaziale Internazionale.
C’è una foto che documenta tutto ciò: l’ha scattata Nespoli, e ha come sfondo la Terra.
Un sentito grazie alla redazione, interlocutrice complice e preziosa che ha creduto sin dall’inizio in questa storia: Marina Conti innanzitutto, il direttore Marco Cattaneo, Marco Pinna, Marella Ricci e l’instancabile Anna Maria Diodori.